Quartu Sant'Elena, una pittoresca cittadina della Sardegna, Italia, vanta un gioiello di importanza storica e architettonica: la Basilica di Sant'Elena Imperatrice. Questa splendida basilica, dedicata a Sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino I, si erge orgogliosa nel cuore della città, offrendo ai visitatori uno scorcio del suo ricco passato e del suo design raffinato.
La storia di Sant'Elena inizia nel XII secolo, quando venne costruita la prima chiesa in stile romanico. Questa struttura originale, sebbene modesta nelle dimensioni, ha servito le esigenze spirituali della comunità locale per secoli. Presentava tre navate, con la navata centrale larga il doppio rispetto a quelle laterali, collegate da una serie di archi a tutto sesto poggianti su colonne e capitelli riutilizzati.
Tuttavia, con la crescita della città, divenne evidente la necessità di un luogo di culto più grande. Tra il XV e il XVI secolo, la chiesa originale fu demolita per far posto a una nuova struttura più grandiosa. Questa seconda chiesa fu progettata in stile gotico sardo-catalano e presentava una navata unica con soffitto a volta a crociera e un'abside quadrata. Nel corso dei secoli furono aggiunte numerose cappelle, ciascuna dedicata a diversi santi, arricchendo il tessuto spirituale e architettonico della chiesa.
Nonostante la sua grandiosità, la seconda chiesa affrontò numerose sfide, incluso un devastante incendio nel 1775 che quasi la distrusse. Questa catastrofe portò alla costruzione dell'attuale basilica, un progetto guidato dall'ingegnere piemontese Raimondo Ignazio Cochis, dall'architetto luganese Carlo Maino e dal maestro costruttore Beppe Boi. La loro visione includeva un transetto sormontato da una cupola, una nuova sacrestia e un ampio presbiterio, sebbene il progetto affrontasse ritardi a causa di problemi di acquisizione dei terreni e difficoltà economiche.
I lavori ripresero con vigore agli inizi del XIX secolo, con contributi significativi da parte degli artigiani locali e il supporto del clero e della comunità. Nel 1828, la nuova chiesa fu ufficialmente benedetta, conservando solo pochi elementi della sua predecessora, come il campanile, la torre dell'orologio e parti delle mura e delle cappelle originali.
La facciata di Sant'Elena è un magnifico esempio di architettura neoclassica. È divisa in due sezioni da una cornice orizzontale, con la parte inferiore che ospita l'ingresso principale, adornato da dentelli classici e porte in legno del 1826. Sopra, una finestra inserita in una lunetta centrale permette alla luce naturale di filtrare nella basilica.
Ai lati della facciata si trovano il campanile e la torre dell'orologio, entrambi incorporano elementi dei contrafforti gotico-catalani originali. Il campanile, una struttura ottagonale sormontata da una cupola, ospita tre campane, ciascuna con una storia e iscrizioni uniche. La campana più antica, risalente al 1784, presenta bassorilievi di Sant'Elena con la Croce e della Madonna con Bambino. La torre dell'orologio, invece, mostra una combinazione di stili gotico e Liberty, con archi a sesto acuto e una grande campana con l'iscrizione dell'anno 1900.
Accanto alla basilica si trova l'ex Oratorio delle Anime, oggi conosciuto come la Chiesetta di Bonaria. Questa piccola cappella servì come cappella cimiteriale della città fino al 1878 e aggiunge all'atmosfera storica del sito.
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Entrando in Sant'Elena, i visitatori sono accolti da un vasto spazio armonioso progettato con una pianta a croce latina. La navata unica è coperta da una volta a botte, divisa in tre campate da archi a tutto sesto che poggiano su pilastri cruciformi. Questi pilastri sostengono anche gli archi che conducono a sei cappelle, tre per lato, che sono interconnesse per formare due navate laterali.
Il fulcro della basilica è la cupola ottagonale, che sormonta l'incrocio tra la navata e il transetto. Questa cupola ariosa e finestrata, sormontata da una lanterna, aggiunge un senso di grandiosità e luce all'interno. Il presbiterio, elevato di due gradini, attira l'attenzione con il suo design elegante e il pavimento in marmo, che è stato sostituito con un marmo di qualità superiore durante il restauro del 1996-1999.
Ogni cappella all'interno della basilica è unica, con il proprio soffitto a volta e dedicata a vari santi. La Cappella del Santissimo Sacramento, ad esempio, occupa lo spazio dell'ex Oratorio del Rosario, mentre la Cappella Battesimale è stata spostata nel sito dell'ex Cappella della Madonna di Bonaria.
Alla fine del XX secolo, Sant'Elena richiedeva un ampio restauro a causa di infiltrazioni d'acqua, danni da umidità e usura generale. Il progetto di restauro del 1996-1999 ha affrontato questi problemi in modo completo. La chiesa è stata impermeabilizzata, gli affreschi sono stati puliti e consolidati, e le sezioni mancanti sono state restaurate. Gli intonaci interni ed esterni sono stati riparati e il pavimento originale in terra è stato sostituito con un sottofondo ventilato per prevenire futuri problemi di umidità.
Il restauro ha incluso anche l'installazione di nuovo marmo nel presbiterio e lo spostamento delle cappelle per meglio adattarsi alle esigenze della congregazione. Il progetto si è concluso nel 1999 con la benedizione del nuovo altare da parte dell'arcivescovo Ottorino Pietro Alberti.
Nel 2000, fu proposta l'elevazione della chiesa al rango di basilica minore, e questo onore fu ufficialmente concesso dal Vaticano nel 2007. L'annuncio fu fatto dall'arcivescovo Giuseppe Mani e una solenne cerimonia pontificale fu celebrata per l'occasione, alla quale parteciparono cinque vescovi sardi, il clero locale e le autorità civili.
Oggi, Sant'Elena rappresenta un testimone della resilienza e della fede della comunità di Quartu Sant'Elena. Continua a servire come luogo di culto, punto di riferimento storico e simbolo del ricco patrimonio culturale della città. I visitatori di questa magnifica basilica possono non solo ammirarne la bellezza architettonica, ma anche connettersi con i secoli di storia e devozione che l'hanno plasmata nel sito venerato che è oggi.
Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'architettura o un cercatore spirituale, una visita a Sant'Elena a Quartu Sant'Elena offre un'esperienza profonda e arricchente, lasciandoti con una maggiore apprezzamento per questa straordinaria basilica e le storie che custodisce al suo interno.
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