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Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere

Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere Palermo

Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere

La Magione, ufficialmente conosciuta come Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere, è una delle chiese più antiche e affascinanti di Palermo. Situata vicino al quartiere storico della Kalsa e di fronte alla pittoresca Piazza Magione, questa basilica è un esempio della ricca storia normanna della Sicilia e dei successivi strati storici.

Il Tappeto Storico di La Magione

Fondata nel 1191 da Matteo d'Aiello, cancelliere del Regno Normanno di Sicilia sotto il re Guglielmo II, La Magione era inizialmente collegata a un'abbazia cistercense. La chiesa è l'ultima delle grandi strutture ecclesiastiche costruite durante la dinastia normanna degli Altavilla. Il re normanno Tancredi scelse questo luogo sacro come ultima dimora per suo figlio Ruggero e manifestò il desiderio di essere sepolto qui. Tuttavia, la storia della chiesa subì una svolta drammatica nel 1197, quando l'imperatore Enrico VI espulse i cistercensi, che gli si erano opposti, e consegnò la chiesa ai Cavalieri Teutonici. Questo segnò l'inizio dell'associazione di La Magione con i Cavalieri e la sua trasformazione nella Casa dei Cavalieri Teutonici, da cui deriva il nome La Magione.

La disputa sulla proprietà della chiesa tra i cistercensi e i Cavalieri Teutonici fu risolta nel 1203 quando l'imperatore Federico II riconobbe i diritti dei Cavalieri, una decisione successivamente confermata da Papa Onorio III in una bolla papale. Nel corso dei secoli, La Magione ha assistito a vari cambiamenti politici, tra cui un passaggio di patronato agli abati commendatari nel 1492, con il primo che fu il cardinale Rodrigo Borgia, che divenne poi Papa Alessandro VI. Nel 1782, la chiesa passò sotto il patronato dei re Borbone e nel 1787, Ferdinando III di Borbone la aggregò all'Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Splendore Architettonico e Restauro

Il percorso architettonico di La Magione ha visto numerose trasformazioni. La chiesa subì un significativo restauro nel XIX secolo sotto Giuseppe Patricolo, che mirava a ripristinarne le linee arabo-normanne originali. Il portale barocco del 1717 e una loggia neoclassica aggiunti alla facciata furono rimossi durante un restauro del 1920 da parte di Francesco Valenti. I restauri post-Seconda Guerra Mondiale furono necessari a causa dei danni causati dai bombardamenti del 1943.

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Esplorando l'Esterno

L'area consacrata di La Magione ospitava un'antica moschea, un ospedale per pellegrini, un chiostro con un monastero-convento e l'Antioratorio di Santa Cecilia, che funge da ingresso all'Oratorio del Santo Crocifisso del XVIII secolo a La Magione. Il portale barocco, adornato con statue della Fede e della Carità, conduce a una piccola piazza di fronte agli ingressi della chiesa. Un medaglione con la Croce Costantiniana è incastonato nel timpano.

La Facciata e l'Interno

La facciata di La Magione presenta tre portali a sesto acuto, con quello centrale più grande e fiancheggiato da quelli più piccoli, incorniciati da blocchi rustici. Il secondo livello vanta cinque finestre monofore, tre delle quali cieche. Il frontone della facciata presenta anche tre finestre monofore, con quella centrale allineata con il portale principale. Questo motivo di finestre monofore con archivolti si ripete sui lati e sulle absidi, con l'abside centrale che mostra archi intrecciati sporgenti, mentre le absidi più piccole hanno archi a sesto acuto sottili.

All'interno, la chiesa presenta un esempio unico di arte arabo-normanna, con finestre ogivali incassate e il motivo degli archi intrecciati nell'abside, tipico del periodo. Otto colonne, sei archi e vari livelli conducono al presbiterio. Un soppalco di legno sopra l'ingresso ospita un maestoso organo. Un dipinto su legno di questa chiesa è conservato nel Museo Diocesano di Palermo.

Caratteristiche Notevoli della Navata Destra

La navata destra ospita una scultura in marmo della Pietà di Archimede Campini del 1953. L'originale Pietà rinascimentale, commissionata ad Antonello Gagini nel 1513 e successivamente completata dal figlio Vincenzo Gagini, fu distrutta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, con solo frammenti rimasti. La navata presenta anche una fonte battesimale in marmo del XVI secolo, una scultura in marmo del Cristo Benedetto della bottega dei Gagini e un trittico in marmo bianco. Questo trittico raffigura la Santa Vergine con il Bambino e Santa Caterina d'Alessandria con la ruota del martirio, fiancheggiata da due santi, probabilmente San Nicola e San Bernardo di Chiaravalle o San Domenico. La predella sotto mostra la Crocifissione con Apostoli e Santi, originariamente parte della Cappella del Rosario costruita dai Domenicani.

Punti Salienti della Navata Sinistra

La navata sinistra include una croce di pietra che rappresenta l'emblema dei Cavalieri Teutonici del XV secolo, un monumento funebre per Francesco Perdicaro di Vincenzo Gagini e una statua in marmo della Madonna con Bambino della bottega dei Gagini. Un portale rinascimentale attribuito a Francesco Laurana conduce alla sacrestia.

Il Presbiterio e Oltre

Il presbiterio presenta la Cappella di San Luca, con un notevole tabernacolo della scuola dei Gagini datato 1528 e un dipinto su ardesia del XV secolo della Madonna delle Grazie. La Cappella di Sant'Apollonia ospita un altare con l'Immacolata Concezione. L'abside principale è adornata con 16 colonne di marmo, e la calotta absidale presenta un dipinto della Vergine Incoronata. Il dipinto documentato della Santissima Trinità, che raffigura i tre angeli e Abramo che adora tres vidit et unum adoravit, ora risiede nel Museo Diocesano.

La Magione non è solo un monumento storico; è una cronaca vivente della ricca e diversificata storia di Palermo. Le sue mura riecheggiano storie di re normanni, Cavalieri Teutonici e secoli di devozione religiosa, rendendola una destinazione essenziale per chiunque esplori il cuore della Sicilia.

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